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“Non è facile lasciare andare la persona che ti ha accompagnato per 10 anni di vita. Soprattutto quando sai che senza di lei sei praticamente solo e io non ho problemi ad ammetterlo, a me la solitudine fa paura. Vorrei essere più forte, più fermo nelle mie decisioni, invece mi ritrovo sempre a mettere in dubbio tutto e vado in confusione. Quel pomeriggio, mentre stavo per raggiungere Nino e Vittoria al pronto soccorso, è successa una cosa proprio strana. Qualcuno ha suonato al campanello e ha lasciato una grossa busta. Sinceramente la cosa mi ha un po’ inquietato ..sono sceso per le scale a cercare la persona che l’aveva lasciata ma non c’era nessuno. All’inizio ho pensato a un errore, magari qualcuno aveva suonato alla porta sbagliata. Poi appena ho mandato le foto a Nino ho capito da solo che non era stato un caso, anche se non riuscivo a spiegarmi come mai avessero lasciato quella roba proprio a me.”

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