“Ciao Spunte, condivido con voi la storia di un ragazzo adorabile. Si chiama Marco ma tutti lo chiamiamo Marcolino. 

Lavoro in un centro che si occupa di disabilità. Sono uno psicologo e arte terapeuta. Proprio con l’arte cerchiamo di comunicare con le persone che vengono qui al centro e hanno bisogno di assistenza, di trovare nuove vie per esprimersi e integrarsi nella società. Non potete capire quanto potenziale c’è in ognuno di loro, quante capacità che a prima vista nessuno vede. 

Non vi dirò di che problema soffre Marco. Vi scrivo perché l’altro giorno sul cellulare mi sono ritrovato questo messaggio, una lettera per Babbo Natale. Così gli ho chiesto come mai l’avesse inviata proprio a me invece di spedirla, come peraltro faceva ogni anno, a lui. Mi ha detto che somiglio a un aiutante di Babbo Natale e magari potevo fargli avere la letterina. In sostanza, mi ha detto che sono uguale a un elfo.

Mi sono specchiato più volte in questi giorni, leggermente indispettito. In effetti, potrei somigliarci, ahimè. Ho la barba lunga e non sono un giocatore di basket.

 Voglio accontentare Marco e fare avere questa letterina a Babbo Natale. Credo che siamo tutti un po’ Babbo Natale quando aiutiamo gli altri. Quindi per questo condivido il suo messaggio con voi.

Questa è la sua storia. Lui ha un problema in famiglia, lo vedrete da questi screen. Voglio invitarvi a sostenere la ricerca, per dare una speranza a chi sta male. È un bel gesto alla Babbo Natale che possiamo fare tutti. Siamo Babbo Natale noi stessi. Grazie e serene feste a tutti.”

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