“Ciao a tutti cari lettori e alla redazione. Mi chiamo Giorgia e questa è una conversazione a cui tengo molto, forse la invio per sentirmi meno sola e più compresa, magari compresa anche nel dolore della perdita. Come tanti, tantissimi tra noi, anche io ho perso mia nonna col Covid e l’unica cosa che mi resta è quel telaio che vedrete in foto, ad oggi non è finito e mi sono ripromessa di finirlo così la mia nonnina Rosa sarà sempre con me. Se rileggo quelle parole piango tantissimo. Invio davvero questa storia soltanto per farvi “conoscere” lei, per far restare diciamo ancora più indelebile la sua persona.
Per capire quanto la dedizione e l’amore dei nonni siano smisurati. Per me la sua perdita è stata un fulmine a ciel sereno perché non pensavo si aggravasse così tanto eppure così è successo. E mi pento di tutte quelle volte che ho “preferito” restare di più all’università, io la frequento al Nord ma sono del Sud, al posto di scendere da lei. Mi pento di tutto questo tempo che non ho sfruttato e quindi continuo a rileggere queste parole e a rivedere le foto che abbiamo assieme.
Ora però davvero ho intenzione di continuare la mia lettera e magari se divento brava ne farò una io da dedicare a lei. Invio un abbraccio virtuale a tutti quelli che si sono trovati nella mia situazione.”
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