“Ciao, sono Sebastiano. Questa è la storia di come sono riuscito a farmi regalare il quadro che vedete in foto negli screen. Lo ha ricamato mia nonna quando era più giovane. Questa è anche la storia di come una ragazza, Lucia, la mia compagna, senza più nonni sia riuscita ad avere una nuova nonna, a volerle bene.
Dovete sapere che mia nonna si chiama Giovanna e in vita sua ha fatto la sarta. Tra le sue abilità ci sono anelletti al forno bomba, con uovo sodo. Cucina per un esercito ogni volta che andiamo a mangiare da lei e ci costringe a finire tutto, riempendoci fino a scoppiare. Non sopporta gli avanzi e gli sprechi la mandano in bestia. È sempre andata così. Lei e mio nonno sono legatissimi. Stanno insieme da una vita. Le loro pensioni non sono molto alte però.
Mia nonna contava anche su una pensione di invalidità che le davano per una malattia cronica invalidante, che la porta ad avere dolori e a muoversi male. Ma non so perché l’INPS gliel’ha tolta. Non capisco come ci sia bisogno di una revisione se la sua malattia è cronica, mica a un certo punto guarisce! In pratica, il motivo burocratico è che lei non si è presentata alla visita di revisione della pensione. Una visita con i dottori per vedere a che punto è la sua malattia. Lei ci sarebbe andata di certo, ovvio. Ma il postino non le ha recapitato la raccomandata e lei non ne sapeva nulla di sta revisione. E quindi gliel’hanno tolta la pensione. E ora vogliono pure un rimborso di una mensilità che dicono non le spettava.
Io sono rimasto allibito. Non ne sapevo nulla. A quanto pare mio zio l’ha aiutata ad avere una nuova visita a marzo. IO dico, Ci sono tanti che prendono soldi senza motivo dallo stato, che si fingono ciechi, zoppi e altro, e poi c’è chi ha davvero problemi, problemi di salute veri, e deve vedersi tolto un aiuto, manco chissà quanto. Però quei soldi anche se pochi aiutavano i miei nonni ad andare avanti.
Ed è così che io e la mia compagna Lucia ci siamo detti Ok, non restiamo solo a guardare. Ecco come è andata.”
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