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“All’epoca ero bloccata senza saperlo in una relazione possessiva e che era sfociata in una vera e propria trappola quando mi era stato impedito di andare alla festa di addio al nubilato della futura moglie di mio fratello. Senza macchina e senza soldi, mi sono ritrovata con un’unica via di uscita: andarmene e basta. Non so per quale ragione ma il mio spirito si è come ribellato a quell’idea: mi ero costruita una vita, quella casa era mia e…non avevo intenzione di rinunciare a ciò che con fatica ero riuscita a ottenere. È stato allora che ho avuto la mia illuminazione…non ero sola. Subito ho contattato le persone a me più vicine perché mi venisse data una mano ad uscire da quella situazione e, soprattutto…a non fare mai più rientrare LUI nella mia vita.

Se ricordate, ho già accennato che la mia vita oggi è splendida. Ho un marito straordinario, un bimbo ancor più meraviglioso e tutto ciò che avrei mai potuto desiderare. Sapete qual è stata la mia salvezza? Che per quanto (e solo a posteriori me ne sono resa conto) lui avesse provato a isolarmi, la mia rete sociale era forte. Lo è quella di tutte (e tutti) noi, e non dobbiamo mai dimenticarcelo. Amici, parenti, colleghi…c’è SEMPRE qualcuno che ci vuole bene e che può tenderci la mano di cui abbiamo bisogno per risollevarci. Ricordatelo, sempre. Tutti.

Non è mai troppo tardi, non si è mai troppo soli. Il nostro lieto fine è proprio dietro l’angolo.”

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