“Ciao a tutti. Sono Laura, ho 22 anni, invio questa confermazione per ottenere conforto da chi si è trovato nella mia situazione, anche se non credo, oppure da chi sa come poter gestire queste cose.
Sono malata, sì, ho una malattia. Punto, non voglio aggiungere altro perché io non sono questo, non sono la mia malattia, è stata già abbastanza dura “superarla” o meglio accettarla e dirla alle persone più strette, ora penso ad altro, mi sono rassegnata ma mai arresa. Vado di questo pensiero e quindi non voglio presentarmi alle nuove persone e dire subito cosa ho, perché mi dà tremendamente rabbia questa cosa e così ho fatto anche con Gianni, il mio ragazzo da cinque mesi. Ci siamo conosciuti, amati per quello che siamo, e stavo cercando il modo e il momento giusto per dirglielo, quindi ho aspettato fino a quando i miei genitori non gliel’hanno detto. Mio padre dice che si è trovato una sorta di discorso e pensavano che lo sapesse e quindi hanno sputato il rospo. Io lì mi sono arrabbiata tantissimo con mio padre perché ora mi trovo con Gianni che vuole pensare ed anche arrabbiato perché non gliel’ho detto io, e mi trovo con i miei che hanno fatto questo grandissimo errore. Mi sento tremendamente sola e non riesco a perdonare i miei.”

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