“Mio figlio Enzo è andato a trovare sua zia, che vive all’estero. Era davvero contento di partire, e noi, sinceramente, non vedevamo l’ora di avere un po’ di pace.

Non fraintendete, amiamo nostro figlio, ma ogni tanto una pausa dal crescere un adolescente è una boccata d’aria fresca.

Sapevamo che era in buone mani, con una persona di cui si fida e a cui è molto legato, quindi eravamo tranquilli.

Eppure, quella sera, non so perché, avevo una strana sensazione. Di solito mi addormento senza problemi, ma quella volta no.

E quando il cellulare ha vibrato sul comodino, ero ancora sveglio, anche se in dormiveglia. Ho preso il telefono con un po’ di esitazione, e meno male che l’ho fatto… qualcosa era successo.

Ora, vorrei dire una cosa a tutti i genitori: fate attenzione agli amici dei vostri figli. I ragazzi sembrano forti, ma in realtà sono molto fragili, soprattutto quando si parla di certi amici di cui magari non conosciamo bene la famiglia o la storia.

È nostro dovere essere presenti, non solo per loro, ma anche per gli altri ragazzi. Se vogliamo migliorare questo mondo, dobbiamo fare la nostra parte, anche se può sembrare piccola.”

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