“Mi chiamo Ilaria e quest’anno doveva essere il più bello della mia vita…
Quest’estate, dopo la maturità, ho fatto il classico viaggio di fine liceo con i miei amici. Me lo sono immaginato per anni: libertà, mare, la prima vera vacanza da “adulta”. Ero emozionata, felice, finalmente spensierata dopo mesi di studio, ansia e nottate sui libri.
Ho deciso di andare in Grecia, principalmente per mio nonno, appassionato di epica..
Sono sempre stata legatissima a lui. È stato il mio punto fermo in tutto, la persona che mi ha insegnato ad andare in bici, che mi preparava la cioccolata calda anche in pieno agosto, quello che mi diceva sempre “vai, vivi, che la vita non ti aspetta”. Lui era felice che facessi quel viaggio, continuava a ripetere che era giusto, che me lo meritavo. Ogni giorno del viaggio chiedevo a mia madre come stava. Lei mi diceva sempre di stare tranquilla, che ero troppo ansiosa, che dovevo godermi la vacanza.
Invece, quando sono tornata dalla mia vacanza perfetta, piena di risate, sole e serate in spiaggia… è lì che è iniziato tutto. E quello che ho scoperto mi ha travolta, in un modo che non ero pronta ad affrontare.”
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