“Ecco le memorie di ciò che di brutto mi è capitato nel corso di tutto il mese di Gennaio e che mi ha provocato un immenso dispiacere al lavoro. Questo perché ho avuto a che fare a inizio anno con un nuovo collega, che prima era di un’altra sezione e che si è trasferito nella mia città e ha ben pensato di tiranneggiare. Ma vi spiego tutto passo per passo. Io mi chiamo Giulio, ho 32 anni e lavoro per un’azienda che si occupa prevalentemente di pubblicità in vari ambiti. Non è una grande realtà, abbiamo tre uffici stanziati in altrettante città e stiamo anche avendo più di un problema di liquidità, ma forse questo non dovrei dirlo. Fatto sta che io mi occupo prevalentemente di pratiche da ufficio da chiudere, di contratti e altre cose di questo tipo. Purtroppo nel mio ufficio, dove sono a capo, siamo davvero in pochi, tipo io e altre due persone, e non riusciamo a gestire tutto il carico di lavoro che ci arriva, ma da parte del mio capo, Franco, non è mai arrivata una lamentela perché sa che ci impegniamo. Ora è arrivato alla nostra sede questo capo di sezione proveniente da un’altra città che si chiama Emanuele e, come detto, ha pensato di iniziare a comandare anche se io e lui siamo alla pari e anche se lui dovrebbe gestire un altro gruppo di persone.”

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