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“Dopo quello che è successo con Enzo e poi con mia madre, pensavo di aver già toccato il fondo. Pensavo davvero che niente potesse peggiorare una situazione in cui la mia ex metà famiglia difende ancora il ragazzo che mi ha tradita con mia sorella. E invece mi sbagliavo.

Dopo un paio di giorni dalla discussione con mia madre, il silenzio che è seguito mi ha fatto stare solo peggio. Così ho scritto a mio padre, l’unico che ho sempre creduto fuori da tutto questo schifo. Gli ho scritto perché avevo bisogno di vedere almeno una persona che non mi avesse delusa. Qualcuno che fosse davvero dalla mia parte. Lui era felicissimo di sentirmi, convinto che ce l’avessi con lui perché non ero andata alla cena del suo compleanno. Peccato che io non sapessi nemmeno che quella cena fosse mai esistita. E quando mi ha detto che l’aveva organizzata Carlotta, ho capito già dove stava andando a finire tutto.

Quello che non potevo immaginare era il resto. La foto. La tavolata. E… lui.
Seduto lì, come se niente fosse. A quel punto ho capito che non si trattava più solo di mia madre.  Non si trattava più solo di Carlotta. Era qualcosa di più grande, più marcio, più nascosto. L’unica cosa che ora mi è chiara è che io, una famiglia, non ce l’ho più.

E fa male. Tanto. Come se la mia stessa dignità mi fosse stata strappata. Sono sola, umiliata ma forse, per la prima volta, libera da chi ha cercato in ogni modo di farmi apparire come pazza.”

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