TOCCA QUI PER LEGGERE LA PRIMA PARTE
“Questo è il mio primo Natale senza il mio compagno. Mi hanno regalato un presepe di vetro e ho la sensazione che Giulio sia ancora qui a dirmi di toglierlo. Forse è più di una sensazione.
Ho la sensazione fortissima che Giulio sia ancora qui con me. Dormo nel nostro letto e mi addormento tra le lacrime. Mi è capitata una cosa stranissima, le prime notti dopo… beh avete capito. Sentivo qualcosa che mi stringeva la mano e vi assicuro che era una sensazione fortissima. Sentivo qualcosa di caldo e avvolgente come una mano invisibile che stringeva la mia mano con dolcezza e mi accompagnava nel sonno.
Si dice che la nostra mente non riesca a concepire la morte. La morte è qualcosa di troppo doloroso, troppo strano, troppo difficile da accettare e capire. Di punto in bianco non vedremo più la persona che amavamo. Si può?? Come possiamo comprendere una cosa del genere? Si dice che, per questo, per riuscire ad accettare questa cosa, ci inventiamo di tutto, abbiamo delle fantasie.
Mi manchi, Giulio. Non posso stare senza di te per sempre.”
CONTINUA A LEGGERE QUESTA STORIA CLICCANDO QUI SOTTO SU “SUCCESSIVA”
Commenta con Facebook