Ti sei perso la prima parte? Nessun problema, leggila qui
“Tommaso, che inizialmente era apparso ai miei occhi come il nemico, mi stava aiutando tantissimo per fare in modo che Davide non avesse problemi a uscire dal portone di casa. Sono dell’idea che se fai del bene, il bene tornerà indietro e questo era quello che stava succedendo. Per qualche motivo poi Tommaso mi ispirava una grande fiducia…la sua auto era la preferita di Davide che la  guardava sempre nel parcheggio sotto casa. Quello che stava accadendo era quasi surreale, ma le cose andavano da sole… Quasi in maniera naturale. Parlando con Tommaso mi sono trovata subito in sintonia con lui e poi quando ci siamo visti l’ho riconosciuto e mi sono ricordata delle volte in cui lo avevo incrociato per pochi secondi nel condominio e avevo pensato che era proprio un bell’uomo…
Quella sera è stata una delle più belle della nostra vita, Davide era felice come non succedeva da tanto e loro due sembravano conoscersi da sempre. In tutto questo poi insieme cercavamo un modo di risolvere il problema e grazie a un’idea folle di Tommaso ci ce la stavamo per fare…”

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