“San Valentino. La festa degli innamorati. La giornata in cui ti aspetti che il tuo ragazzo ti faccia sentire speciale, anche solo con un pensiero semplice, ma fatto con il cuore. E invece no, con Marco è sempre lo stesso copione. Da settimane gli dico: “Organizziamo qualcosa di carino, una cena, un’uscita, qualsiasi cosa.” E lui? Silenzio. O meglio, le solite scuse. “Non ho tempo, non ho idee, non ho soldi.” Soldi, poi! Sono mesi che lavoriamo entrambi bene, eppure ogni volta sembra che viva sul filo del rasoio. Mi sono stancata. È come parlare con un muro.

Non è questione di regali costosi o gesti plateali. È questione di impegno, di voler fare qualcosa per dimostrare che ci tiene. Non mi aspetto che Marco mi porti su una mongolfiera a vedere il tramonto, ma almeno uno straccio di idea, un minimo di iniziativa. E invece sono sempre io a dover organizzare, a prendere decisioni, a portare avanti questa relazione.

Stasera abbiamo avuto l’ennesima discussione. È iniziata come una chiacchierata tranquilla, ma non ce l’ho fatta a trattenere tutto quello che mi porto dentro. Lui si giustifica, cerca di rimediare, ma è come se non capisse davvero. Forse non vuole capire. E io? Io mi sento stanca. Stanca di lottare, stanca di chiedere, stanca di sperare. Forse questa serata non segnerà solo la fine di un San Valentino mai iniziato, ma anche di qualcos’altro.”

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