“Ciao a tutti. Oggi sono molto felice, e voglio condividere con tutto il mondo la mia gioia.

Vi parlo prima un po’ di me, così potrete capire meglio.

Mi sono sposata giovane. Avevo solo 19 anni quando io e Nicola siamo convolati a nozze. Il motivo di tanta fretta era una mamma ultracattolica, e la mia gravidanza… ero al quinto mese, e il giorno del mio matrimonio il pancione si intravedeva dal vestito.

Cristina è nata, e la nostra vita familiare è cominciata, così come tante. Ho rinunciato a tante cose per la famiglia, ma ho potuto recuperare in seguito. Mia figlia è cresciuta, si è fidanzata e lavora, è diventata una brava ragazza. Pensate che ho realizzato il mio sogno nel cassetto, e mi sono laureata in Beni culturali, la mia passione, ormai cinque anni fa.

Io e Nicola però non siamo durati il per sempre che ci eravamo promessi. Non ci siamo separati per motivi particolari, semplicemente ci eravamo persi come coppia. D’altronde, ci eravamo sposati troppo giovani… entrambi volevamo recuperare la libertà perduta. Ma negli anni ci siamo sempre rispettati e abbiamo fatto tutti e due il possibile per nostra figlia.

Però un due anni fa ho scoperto di essere malata. È stata dura, la diagnosi. Avevo paura dei cambiamenti che il mio corpo avrebbe subito, e di come mi sarei indebolita.

Per fortuna c’era Nicola con me, oltre che mia figlia. Lui si è fatto in quattro per sostenermi, per supportarmi moralmente e aiutarmi in tutto il possibile. Non avevamo smesso di volerci bene, anche se ognuno aveva preso la sua strada. E poi eravamo sempre i genitori di Cristina. La malattia è regredita in fretta, sono stata protetta da lassù (grazie nonnina che mi proteggi sempre) e comunque non si trattava di una forma aggressiva.

Ora posso dire che sto bene.

Ma questa ulteriore sorpresa non me la aspettavo.”

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