“Questo è l’identikit di mia nonna: una signora di 70 anni, “altezza” corrispondente ad 1 metro e 55 centimetri, di cui cinque solo di capelli cotonati color oro platino; un rosario sempre nella tasca che cambia ogni giorno (anche se “non so se le preghiere e queste cose che ci hanno insegnato funzionano mica, mi sembra tutta una storia che non sta in piedi a nonna, ma tu prega lo stesso che non si sa mai”); le mani sempre in pasta, a fare biscotti (terribili!) e zuppe (anche quelle ahimè), ma soprattutto un cuore immenso. Come potrete capire dalla chat che vi mando, mia nonna è una donna semplice, vive della sua piccola pensione, e in generale della nostra famiglia posso dire che ha delle origini umili, ma ci vantiamo di avere dei valori, che rendono le persone come nonna Ester più nobili di tante altre che possiedono soldi a palate. Siamo sempre state noi tre, io, mia mamma e lei, la mia nonnina. Il mio babbo se n’è andato quando ancora non ero nemmeno nata, il nonno anche è morto giovane. E quindi le donne sono state il mio punto di riferimento. E il mio sogno, a proposito, è quello di creare un giorno un’associazione al femminile, dove donne di ogni età ed etnia possano darsi aiuto e sostegno reciproco, ognuna con le sue capacità e qualità. Ma nel frattempo devo studiare e fare due lavori. Mia mamma è stata licenziata e non stiamo passando un bel periodo. Mia nonna Ester ci ha prestato un po’ di soldi per le tasse e i libri e qualcosa per mia mamma, anche se lei non voleva accettare si è poi fatta convincere (la nonna sa come essere persuasiva). Ma nonostante il momento so che passerà, non siamo gente che si abbatte. Vi condivido un pezzetto di nonna, scusatela per gli errori di grammatica, sforzatevi di leggere il suo cuore tra le righe! Ps. Per chi se lo chiederà: le bollette sono state pagate e le sue rate ora sono a posto.”
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