TOCCA QUI PER LEGGERE LA PRIMA PARTE

“Ciao a tutti quanti, sono Vincenzo, il ragazzo che vi aveva mandato una storia con la sua chat proprio l’altro giorno e ora mi rifaccio vivo. Perché io ero fidanzato con una persona molto negativa, che soffriva di depressione a causa del rapporto traumatico che aveva con i suoi genitori e che aveva bisogno di una scossa, di qualcosa per risalire la china e io ho sempre pensato che lo psicologo fosse il modo migliore per guarire da questo genere di cose. Ognuno di noi dovrebbe averlo e andarci. Ora vi spiego un altro aspetto di questa storia. Io avevo sto amico, Giovanni, che è appunto psicologo. Più volte mi ero confidato con lui e gli avevo raccontato di lei e lui mi aveva detto appunto che lei aveva chiaramente un conflitto con i suoi genitori e che forse era depressa e che aveva bisogno di una seduta anche solo preliminare. Quindi l’ho convinta ad andarci, tanto lui ha aperto da poco il suo studio e non ha mai pazienti, e quando lei è uscita da lì mi ha mollato, spinta da lui. Allora non ci ho visto più e gli ho scritto poco dopo ed ecco la verità finalmente…”