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Ci scrive nuovamente il ragazzo tatuatore che aveva avuto una discussione con la madre di una sua cliente: “Ciao ragazzi, sono di nuovo io! Vi ricontatto per mostrarvi il prosieguo della mia vicissitudine con quella signora madre di una mia cliente che mi accusava di aver rovinato sua figlia, e se la scorsa conversazione vi è sembrata assurda, questa supera ogni limite conosciuto. 

 

La chat non è più con la signora in questione, ma bensì (rullo di tamburi) con il fantomatico fratello avvocato di cui io ne dubitavo l’esistenza onestamente. In pratica questo fratello avvocato inizia a parlarmi con un tono un po’ “mafiosetto” secondo me e inizia a spiegarmi come poter risolvere questa situazione nel miglior modo possibile per tutti. 

 

Se io all’inizio mi sono dimostrato educato quando questa persona ha iniziato ad accusarmi di cose assurde io non ci ho più visto e (forse sbagliando) ho alzato un po’ i toni. Io sinceramente non conosco come funzionano queste cose di avvocati, ma il suo comportamento mi sembra un po’ sospetto e mi puzza di marcio, l’unica cosa che so e che io ho fatto il mio lavoro per bene seguendo tutte le attenzioni. 

 

Vi annuncio già da adesso che almeno per questa “situazione” non mi farò più sentire perché non intendo portare avanti questa pagliacciata o quantomeno non per messaggio.”.

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