“Non ho mai avuto un grande rapporto con mio padre. È sempre stato uno di quelli che si fanno vedere solo quando c’è da fare bella figura: le cene di Natale, le foto con la famiglia felice per Facebook (perlomeno fino alla separazione ufficiosa con mamma), e poi puff, spariva per settimane. Da piccolo ci soffrivo, poi ho iniziato a fregarmene. Cresci, ti abitui. Ti convinci che certe cose non le cambi. L’unica cosa che mi ha lasciato davvero è il suo cognome… e forse un vago senso di diffidenza verso chi dice di “volerti bene”. Ora vive con noi, facciamo la parte della famiglia felice nonostante tutto, però non è mai stato davvero e così. E a prescindere da tutto questo, non lo sarà più per il resto dei miei giorni, dopo quello che è accaduto. Era un giorno come un altro e dal nulla vengo contattato da questa ragazza su WhatsApp. Non la conoscevo (almeno così credevo inizialmente) non avevo il suo numero e quindi l’unica cosa che volevo fare, temendo una truffa o peggio, era tagliare corto e chiudere la conversazione il prima possibile. Non è stato possibile però, perché quello che mi ha scritto mi ha scombinato l’esistenza.”

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