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“Ammetto che a qualche domanda (quelle più banali e materiali) ho risposto con mezze verità, ma solo perché volevo andare avanti e riuscire a vederla di nuovo. Mi prenderete per matto ma è che io dentro di me sentivo che quella non era lei. Che lei era la ragazza con cui avevo passato la serata il giorno prima e QUELLA era la persona che volevo rivedere. A tutti i costi. Ho iniziato a provocarla per smuovere un po’ questo muro di ghiaccio che aveva messo tra di noi. Ho detto cose forti, lo so, cose che, a una persona che conosci appena, non si dovrebbero dire. Ma lei stava facendo lo stesso con me e quindi ho pensato: se stai bruciata le tappe tu, perché non posso farlo anche io? Non mi era mai successo di voler capire così tanto una persona. Solitamente non vado così a fondo. Mi fermo molto prima. Forse una parte di me proprio non poteva accettare che la persona che avevo incontrato fosse completamente sparita. Volevo dimostrare che quello che avevo sentito aveva un senso. Che non era soltanto una mia proiezione o un mio modo di idealizzarla. Ho fatto due più due e mi è venuto in mente soltanto un motivo per cui una ragazza potesse essere diventata così diffidente con gli uomini….e non ho avuto paura di dirlo.”

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