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“Signore e signori: la mia famiglia!
Qualche giorno fa vi ho mandato una chat con mia madre, che ha cucinato pizzette per il mio fidanzato celiaco. Oggi vi mando una chat con mio padre che racconta più o meno quello che è successo dopo quel famoso pranzo in cui ho presentatoil mio ragazzo alla mia famiglia.
Quel giorno al ristorante è andata benissimo, si sono piaciuti tutti e sono andati subito d’accordo, Alberto e i miei si sono stati subito molto simpatici, quindi tutto ok, se non fosse che… a tavola si è parlato TUTTO IL TEMPO DI UNA COSA: LA CELIACHIA DI ALBERTO. Mia madre ha passato due ore e mezza a scusarsi con Alberto e a chiedere informazioni sulla sua condizione prendendo addirittura appunti sul cellulare per non commettere mai più gli stessi errori. In quel momento ho pensato che fosse un comportamento “di cortesia”, un modo per scusarsi. Invece no ragazzi. Dopo qualche giorno senza averne più parlato, mi ha scritto mio padre e mi ha raccontato che a casa stava succedendo il panico. Se c’è una cosa che a mio padre non va toccata, è il cibo. E il cibo, in Italia, per un uomo di cinquantacinque anni, spesso è sinonimo di Pasta, pizza, pane e birra. Era iniziata una vera e propria guerra. Mia madre, all’improvviso, è diventata la maggiore esperta mondiale sulla celiachia…e mio padre è andato fuori di testa. “



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