“Ciao ragazzi, mi chiamo Luisa, sono originaria di Terni ma mi sono trasferita anni fa a Milano per studiare e ci sono rimasta per lavoro.

Ultimamente a causa di impegni familiari mi capita spesso di tornare a casa e grazie alla possibilità dello smart working Lo posso fare più di frequente.

Non posso lasciare comunque la mia abitazione a Milano, che condivido con altri due ragazzi (un ragazzo e una ragazza) per poter pagare di meno, come fanno un po’ tutti.

Ultimamente però sta succedendo qualcosa di strano.

Ogni volta che torno ho come la sensazione che la mia richiesta di non entrare in camera mia per nessuna ragione al mondo venga ignorata.

All’inizio era solo una sensazione e capisco di poter risultare un po’ pesante, ma io credo che soprattutto quando si co-abita da adulti almeno la propria stanza debba rimanere sacra!

Ma quando mi sono assentata l’ultima volta e sono tornata… Non immaginerete cosa ho letteralmente trovato!

Ovviamente chiamo subito la mia coinquilina per avere spiegazioni… Ma lei non risponde, provo allora con l’altro al quale poi mando un messaggio e proprio mentre sto scrivendo… Ecco cosa vedo in casa nostra!”

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