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“Sicuramente è facile criticare quanto non si vive sulla propria pelle una situazione come questa. Ed è anche facile dare della viziata ad una ragazza quando invece è lei ad essere in difficoltà.

 

 

Ho scritto a mio papà semplicemente per far valere un accordo che avevamo fatto in precedenza. A prescindere dal contenuto, il fatto che lui non lo abbia rispettato mi mette dalla parte della ragione, in quanto non è così che ci si comporta.

 

 

Se avessi saputo di poter spendere al massimo una certa cifra non sarei andata oltre. Se invece mi viene promesso di poter avere altri soldi e poi questa promessa non viene mantenuta, allora ho ragione io (a prescindere dal fatto che i soldi me li meriti o no e dal loro essere tanti o pochi, è una questione di principio).

 

 

In più, sono stata cresciuta avendo a disposizione certe somme, non è colpa mia, e non è neanche giusto pretendere che dà un momento all’altro io possa cambiare il mio stile di vita come se nulla fosse. Quindi, ho dovuto fare una cosa all’oscuro dei miei genitori e di cui non vado fiera, ma era necessaria per ristabilire l’equità.”

 

 

 

 

 

 

 

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