“Ehilà, mi chiamo Virginia e la mia storia è come tante, la classica lite tra vicini ma la mia è davvero pazza e non pensavo fosse così fino a quella sera in cui risale la conversazione. Sono universitaria e sono fuorisede, i primi anni è stato tutto meraviglioso, nessun rumore dalla casa affianco (la mia stanza è coincide con il loro salotto) perché non ha mai abitato nessuno se non qualcuno per un breve periodo, poi si è trasferita la classica famiglia napoletana e non me ne vogliano i napoletani ma loro rispettano esattamente lo stereotipo di famiglia scansafatiche perché sempre a casa, ad urlare, con due bambini che sono delle bestie dato il casino che fanno, musica a palla e neomelodica, non che sia un problema la musica ma è quella che più si presta ad un tono più alto nei ritornelli.

 

All’inizio ho sempre lasciato correre, gli eventi erano sporadici e quindi va bene, poi è diventato tutto più intenso. All’inizio eravamo anche in buoni rapporti infatti qualche volta mi chiedeva di farle la spesa e io gliela facevo, insomma cose così (ecco perché ho anche il suo numero) infatti io glielo dicevo che facevano troppo rumore, ma lei diceva che dovevo capirli, ma poi dopo giorni e giorni non ce l’ho fatta più. Ho messo il telefono sul muro, ho fatto l’audio del casino e l’ho inviato. Le sue risposte sono da brividi e soprattutto quello che ha fatto dopo…me la sono vista davvero brutta e ora ho anche paura.”

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