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“E quindi arriviamo a questo benedetto messaggio che diceva ‘SO COSA HAI FATTO…’ e anche se io ero più che certa di non aver mai fatto niente di male in tutta la mia vita, ho cominciato a pensare, riflettere, anche per cercare di capire chi ci fosse dall’altra parte…e dall’altra parte c’era qualcuno che almeno sembrava conoscermi.

Allora ho cominciato a chiedermi chi potesse essere, ho cominciato a passare in rassegna le persone a cui potevo aver fatto dei torti…e l’unica cosa che mi è venuta in mente è stato un mio compagno di classe, alle elementari, a cui avevo inavvertitamente rotto un braccio spingendolo giù dallo scivolo…non volevo fargli male, ma lui non si muoveva…ho pensato che fosse tornato dopo anni per farmela pagare, come in quei film dell’orrore che mi rifiuto sempre di vedere…e il resto ve lo lascio scoprire…”

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