INDICE:
“Quella sera quando sono tornato a casa, mi aspettavo di trovare Gaia come sempre davanti alla PlayStation. Ma c’era qualcosa di diverso nell’aria, e non mi piaceva. Quando ho aperto la porta, ho sentito Gaia ridere a crepapelle. Una risata fuori posto, troppo esagerata, come se fosse da sola.
E quando ho chiuso la porta, il silenzio è stato imbarazzante. Poi ho sentito un sussurro, ma non sono riuscito a capire cosa stesse dicendo. Mi sono affacciato nella stanza, ma non l’ho salutata, non avevo voglia. La solita storia: PlayStation accesa, Baldur’s Gate in corso, e lei completamente immersa in quel mondo. Non avevo nemmeno voglia di fare discussioni. Non abbiamo cenato insieme, lei continuava a giocare, io mi sono fatto un panino e sono andato a letto, arrabbiato e con mille pensieri in testa.
Alle 4 del mattino l’ho sentita finalmente mettersi a letto. E a quel punto non ce l’ho più fatta. Ho aspettato che si addormentasse ed ho preso il suo telefono. Lo so, non si fa, ma il pensiero che mi tormentava era più forte. Ho aperto Discord per prima cosa. E lì, finalmente, ho visto il suo amico “Gabriele”. Niente di che, mi sono detto, appunti sul gioco, roba tutta ordinata. Mi sono sentito un po’ sollevato, ma quella sensazione di “che cazzo sta succedendo” non mi abbandonava.
E così ho deciso di controllare WhatsApp. Un nome tra le chat archiviate: “Gale”. Un altro cazzo di nome collegato a Baldur’s Gate. Ho aperto quella chat, e non mi è piaciuto per niente quello che ho trovato.
Questa chat è avvenuta il mattino seguente, mentre io ero a casa di riposo dal lavoro, e Gaia era fuori con sua mamma per delle commissioni. Almeno così diceva.
Questa è l’ultima serie di screen che manderò. Buona lettura.”
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