HAI LETTO LA PRIMA PARTE? LEGGILA QUI

“Il mio ragazzo ha finto per un anno di avere una malattia grave. Oggi si è sentito malissimo. Non sapevo se credergli o meno dopo un anno di bugie. Siccome non mi rispondeva da un bel po’, ho scritto a sua madre per sapere la verità.

Mi sentivo in colpa da morire. Il mio ragazzo stava male davvero o no? Lui non mi rispondeva né ai messaggi né alle chiamate. Aspettavo aspettavo. E intanto a lavoro non concludevo nulla perché ogni cinque minuti guardavo il cell. Non ci volevo credere che stesse male davvero.. In un anno me ne ha dette di ogni. Lo so, forse sono stata una boccalona, ma non sono un medico. Non so nulla di sintomi e malattie. Lo vedevo soffrire e credevo a quello che mi diceva, stop.

Poi però dopo un anno, mi sono svegliata e gli ho detto: non è che puoi continuare a soffrire così, fatti i controlli. E lui se li è fatti che secondo me aveva ormai convinto pure se stesso di essere malato. Così ha fatto esami del sangue, ecografie, test vari ed eventuali e ha scoperto di non avere assolutamente nulla. Cosa dovevo fare quindi quando ancora lui si comportava allo stesso modo e mi chiedeva aiuto?

Però lui non mi rispondeva e questo era strano. Troppo strano anche per lui. E allora ho dovuto scrivere a sua madre per chiedere come stesse suo figlio. Non potete credere a quello che mi ha scritto.

 

 

 

 

 

 

 

 

CONTINUA A LEGGERE QUESTA STORIA CLICCANDO QUI SOTTO SU “SUCCESSIVA”