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“Mio padre se n’è andato da poco. Voglio andare al cimitero insieme al mio ragazzo. Lui però ha padel.
Mio padre è scomparso da pochissimo. Ancora non ci credo. Mi sento in una bolla come separata dal mondo. È come se non sentissi più la fame o la sete o il sonno o la gioia. Mi sento come anestetizzata, come se avessi l’ovatta nelle orecchie.
Ho disinteresse per tutto. Volevo però andare al cimitero. Solo per mettere dei fiori. Non so nemmeno io per cosa. Ho chiesto al mio ragazzo di accompagnarmi. Volevo sentire il suo sostegno, la sua vicinanza. Ma lui ovviamente ha padel, sto sport maledetto, che odio con tutta me stessa. Con la scusa che non può bidonare i suoi amici, se c’è padel crollasse il mondo lui ci deve andare.
Io così sono sempre sola. Sola quando avrei più bisogno di lui.
Ma la cosa non finisce qui.
Il mio ragazzo mi ha proposto qualcosa per consolarmi, qualcosa che ha del diabolico, del cattivo, del sociopatico. Vi giuro che sto avendo paura di stare con una persona di un’altra specie. Non ci credo che non capisca che quello che mi ha proposto è troppo.”
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