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“Mio figlio non è veramente mio figlio. Voglio dirglielo. Voglio che non mi chiami più papà. Mia moglie deve dirgli tutto!! Sono con le spalle al muro!! Completamente fott**. In un colpo solo ho perso tutto!!! Mio figlio, mia moglie e ora anche qualcos’altro!! Sono praticamente un uomo finito e sento di non essere lucido. Mi sembra di vedere tutto deformato dalla rabbia. Come se mi avessero dato due pugni negli occhi e ora vedo tra le lacrime, tra la disperazione.. Una realtà che odio. Vi scrivo per sfogarmi. Forse anche per parlare con me stesso. E cercare di trovare un minimo di lucidità. Mi sento veramente male. Male perché ho perso tutto. Avevo una famiglia che vi giuro mi è costata cara. Ora non solo ho perso tutto ma in più sono legato lo stesso. Costretto a pagare, costretto a crescere un bambino che non è mio, solo perché la legge dice che dopo 5 anni è troppo tardi per disconoscere un bambino. Ma la legge che ne sa?? Che ne sa di come ci si sente a scoprire che il tuo bambino, quello a cui hai insegnato a dare un calcio a un pallone, non è tuo figlio?? Io voglio dirgli tutto e farlo smettere di chiamarmi papà!!”




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