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“Cosa ho fatto? Assolutamente niente. Ho solo ricambiato veleno con veleno. Ci sono tantissime storie di vendetta. La mia non è più speciale delle altre. La mia migliore amica e mio marito mi hanno pugnalato alle spalle, come Bruto a Giulio Cesare. Mi hanno squarciato il petto e preso il cuore. Poi lo hanno gettato per terra. Lo hanno schiacciato con la punta delle scarpe, come si fa con i mozziconi di sigaretta.

Io che potevo fare? Che tipo di giustizia c’è per chi riceve un torto del genere?? E non parlo di vendicarsi con cose gravi, non parlo di commettere reati. Parlo solo di dare una punizione. Una punizione da ricordare.

Mi ricordo che da bambina mi punivano se sbagliavo e così ho imparato. È giusto o sbagliato? Chi può dirlo? La vendetta è l’intelletto al servizio di un’emozione. Ci si pensa. Si studiano le mosse, si progettano le azioni. A guidarla è la rabbia, il senso di ingiustizia.

Mi sento meglio adesso? Non molto, forse un po’.

Vi mando questa storia perché è la MIA storia e volevo farvi vedere quanto merda è stata la ex amica Michela.”

 

 

 

 

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