LEGGI ANCHE LA PRIMA PARTE

“Ho perso il lavoro da poco. Avete presenta la sfiga più nera. L’azienda per la quale lavoravo ha fatto dei tagli e io sono purtroppo nella parte tagliata e non in quella che è rimasta attaccata. Scusate la metafora morbosa, ma se avete letto la chat forse potete comprendere perché pensi una cosa del genere. In casa ho una mamma che sta male, purtroppo per una malattia cronica. Mio padre è morto quando ero piccolo. Insomma… va bene… cerco di non piangermi addosso. In questo periodo ovviamente sto cercando lavoro, ma non è facile e finora non ho trovato niente ma non mi arrendo.

Ho quindi chiesto dei soldi per delle cose molto importanti alla mia ragazza. Lei è una persona molto benestante tra la sua famiglia e il suo lavoro nello studio di suo padre. Ha cominciato a chiamarmi Alexo e, se non farò tutto quello che mi dice, lei…”

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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