LEGGI LA PRIMA PARTE QUI

 

“All’inizio parlare con Francesco mi sembrava quasi un crimine. Mi sentivo molto in colpa e mi limitavo a rispondergli senza dare l’idea di essere troppo interessata a conoscerlo. In realtà lo ero e molto. Non solo per quel biglietto ma anche per il fatto che messaggio dopo messaggio mi sentivo sempre di più a mio agio. Non sapevo niente di lui, lo so. Ma le sensazioni che avevo erano solo positive. Non mi ero mai fidata così di un perfetto sconosciuto. E tutt’ora mi chiedo cosa mi abbia spinto a raccontare tante cose a un ragazzo con cui, alla fine, non avevo mai parlato. Certe cose non le decidi, ti vengono e basta, le fai e poi capisci perché le hai fatte. Io credo di averlo fatto per reazione ma anche perché c’era una strana purezza nei modi di Francesco che mi faceva pensare ” lui non ti farà del male”. Normalmente io e Gianluca ci sentiamo praticamente ogni ora. Lui deve sapere sempre dove sto io e cosa faccio. All’inizio non era così ossessivo, o forse lo era ma a me sembravano le  attenzioni di un ragazzo innamorato.”

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

CONTINUA A LEGGERE QUESTA STORIA CLICCANDO QUI SOTTO SU “SUCCESSIVA”