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“Sono un uomo onesto, ma ho una prima casa. Chiedo perdono al mondo. Ho una prima casa, mannaggia a me e a quando l’ho comprata. Mi è costata sacrifici enormi, miei e anche di mio padre, che ha pure contribuito in parte alla spesa. Ogni mese quella rata di mutuo era un salasso. Mi deprimeva e certe volte mi angosciava per la paura di non arrivarci. Ogni mese maledicevo la banca che mi aveva fatto sto prestito per gli interessi vergognosi che mi chiedeva e che dovevo pagare. Pagavo alla banca strozzina a testa bassa, mese dopo mese, cercando di cavarmela, cercando di risparmiare ovunque potevo per arrivarci. Ho sacrificato viaggi, uscite con gli amici. La spesa fissa al discount. Ora che ho finito di pagare quelle rate di merd* e che ufficialmente ho una casa mia e non più della banca, la mia ragazza mi dice che mi vuole lasciare proprio a causa di questa casa… Io amo la mia ragazza, la amo, mannaggia a me. Mannaggia a quando l’ho conosciuta. La amo. E lei mi sta proponendo una cosa assurda. Vendere la mia casa… la casa presa con tanti sacrifici per assecondare i suoi sogni…”

 

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