“Amici di Spunte, buon giorno con questo uggioso settembre che mi fa già avere nostalgia delle ferie… Spero non siate giù di morale come lo sono io da quando sono ritornato al lavoro, ma se così fosse, tranquilli! Ci penso io a tirarvi su, con le mie figure di m**** come al solito! Non mi sono nemmeno presentato… Mi chiamo Giorgio e i miei amici mi chiamano “calamita” perché attiro le gaffes. Dopo questa presentazione, direi che è meglio introdurvi la faccenda della conversazione che vi sto mandando. Io lavoro, vivo da solo, non ho nessuna compagna. Della mia famiglia ho solo i miei genitori che ogni tanto vengono a trovarmi, anche loro sono veramente due personaggi, non ho fratelli o sorelle. Il 30 agosto torno a casa dal lavoro e succede una cosa alquanto insolita: trovo una busta strana sotto la porta di ingresso del mio appartamento. Visto che già altre volte mia madre mi ha lasciato i soldi sul tavolo perché magari le avevo comprato chissacché, ho pensato subito a lei. Così le ho scritto e nulla, da qui ci sono gli screen.”

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