“Ho deciso consapevolmente di avere mia figlia. Questo non toglie la difficoltà. Quando sei madre, impari presto che ogni gesto di aiuto vale oro. Una corsa in farmacia, una pappa scaldata, un’ora di silenzio per respirare. E se poi quell’aiuto arriva da tua sorella, credi – forse ingenuamente – che sia dettato dall’affetto, dal legame di sangue, da quel “tranquilla, ci penso io” che ci si scambia da una vita. Non fraintendetemi, mi affido a una babysitter professionista, di solito, non ai miei familiari.

Però, quando Valentina si è offerta di tenere mia figlia per un pomeriggio, io ho detto sì. Felice. Sollevata. Grata. Non immaginavo quello che sarebbe successo dopo. Mi ha scritto delle cose assurde. E sinceramente, pensavo fosse uno scherzo. Ma lei, serissima. Ha persino messo lo “sconto sorella”.

Non è questione di soldi, giuro. È che certi gesti – quando vengono monetizzati – perdono tutto il valore che pensavi avessero. Ti fanno rivedere tutto. Mi ha spiazzata, ferita, fatta arrabbiare. E oggi, condivido questa chat per farvi leggere che tipo di surreale assurdità può accadere… tra sorelle.”

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