“Tutto è iniziato da un pacco di wurstel. Li avevo messi in frigo apposta per farmi gli hot dog la sera, dopo una giornata di lavoro che mi aveva prosciugato le energie. Quando sono tornato, pronti a consolarmi, erano spariti. Non era la prima volta: birre finite, latte bevuto, cibi presi senza chiedere. Ma quella sera mi è scattato qualcosa, e dal messaggio che ho scritto è venuto fuori tutto. Non più solo i wurstel, ma i piatti lasciati per giorni, i soldi dell’affitto dati in ritardo, le notti insonni per il casino con la sua ragazza e persino le figuracce fatte con ospiti e famiglia.

La convivenza, che doveva essere una soluzione pratica per due venticinquenni con le pezze, è diventata una guerra quotidiana. Il punto è che io cerco di tenere in piedi la baracca, mentre lui sembra divertirsi a distruggerla. E ora che sono davvero al limite, non so se chiedere al proprietario di cacciarlo o continuare a sopportare. Perché non sono cattivo, ma a forza di wurstel e minacce, anche la pazienza più grande si esaurisce.”

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