“Ciao, sono Sofia e lavoro per un’azienda stabilita su un intero palazzo, ogni sezione e ufficio è diviso su i vari piani dell’edificio e siamo così tanti che, ovviamente, non ci conosciamo nemmeno tutti. Quindi qualcuno può dire qualcosa in un ufficio, dire una cattiveria e lì restare per sempre, se non c’è almeno qualcuno che conosci dell’altro piano che te lo venga a dire. Io sono sempre stata una lavoratrice modello, mi sono impegnata tanto per raggiungere il risultato in cui sono ora e nessuno può dire il contrario. Mi faccio la mia vita, il mio lavoro e tengo la testa bassa impegnandomi per poter arrivare a fine mese. Purtroppo soffro di una malattia che mi costringe a letto ogni tot settimane, non è una cosa che posso programmare prima e mi debilita davvero tanto, ma il mio supervisore lo sa e considerando che quando sono in ufficio mi impegno anche più degli altri, chiudono un occhio quando mi assento. Il problema si è venuto a creare una volta in cui ero a casa e sono stata contattata da un ragazzo che conosco e mi ha fatto entrare in azienda, ma non lavora con me ed è stanziato in un altro piano. È così che ho scoperto certe voci di corridoio…”




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