“Mi chiamo Viviana e questa è la storia di come una persona che consideravo un vero amico da anni si è rivelato essere un pazzo psicopatico, con degli evidenti segni di problematiche mentali, e ha smesso di essere amico. Alla fine ho dimostrato a tutti gli altri della comitiva cosa è successo e mi dispiace che lui ora sia finito parecchio emarginato, non volevo che succedesse, ma dovevano sapere cos’ha fatto a tutti, ma soprattutto a me. Lui si chiama Piero, siamo di Roma e di per sé siamo persone normali. Anzi lui viene proprio dalla famiglia più borghese che esista. Pensate che lui non ha mai avuto problemi di soldi, nella sua famiglia non si è mai parlato altro che un italiano perfetto da dizione stile documentari e ci si siede a tavola con la camicia, sempre. Una roba strana, ma che fa capire che lui non è un avanzo di galera e anzi è sempre stato un bravo ragazzo, spassoso con cui ci siamo sempre divertiti. Per questo motivo quando mi ha minacciata a causa del fatto che lui, e altri della comitiva (anche loro dei geni), si è ridotto all’ultimo minuto per trovare un posto in cui stare per la vacanza, non mi è affatto piaciuto il suo atteggiamento.”
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