“Da qualche mese non viviamo più insieme, anche se abitiamo nella stessa casa. Lui ha cambiato lavoro, diceva che sarebbe servito per “mettere a posto tutto”: bollette, spese, la tranquillità che ci mancava. Peccato che con quel lavoro io non lo vedo mai. Quando torno la sera lui esce, quando torno la notte lui dorme. È come avere un coinquilino che mi scrive “ti amo” su WhatsApp.

Non c’è più una cena, un film, una domenica. Ogni volta che provo a parlarne, lui dice che “è solo un periodo”. Ma quanto può durare un periodo in cui non ti vedi mai? Mi sento come se stessi con un fantasma che paga le bollette, senza amore, senza passione, senza un compagno con cui poter discutere o raccontare la semplice quotidianità della vita davanti a un calice di vino e una cena pronta, guardandosi in faccia.

E il peggio è che la mente comincia a girare: e se non fosse davvero per lavoro? Se ci fosse qualcos’altro dietro? Perché quando una storia si svuota, non sai mai se è colpa del tempo o di chi lo riempie altrove.”

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