“Pronti, cari lettori di “spunte blu”? Allacciate le cinture perché ne state per leggere delle belle. Chiariamo subito che con “tipo a caso conosciuto tramite app deplorevole” sembrava che le cose andassero in maniera tranquilla e senza troppi problemi. Certo, avevo nasato che ci fosse qualche cosa strana quando ho visto casa sua dopo un appuntamento, ma tuttavia ho pensato fosse solo una persona particolarmente attenta all’ordine e con qualche eccentricità. Ad esempio, il cassetto del comodino in cui teneva i preservativi che sembrava organizzato come una farmacia, con medicinali, termometro e altro.

Il bagno era organizzato in maniera simile e, quando ho chiesto di poterlo usare, mi ha dato un rotolo di carta igienica personale perché il suo lo monitora in modo da capire se usa più o meno carta. Saputo che sono un tecnico farmaceutico mi ha subissato di domande molto specifiche per un informatico, ho pensato che avesse cercato qualche argomento di discussione per intrattenere una conversazione di buon livello (“che carino!”), e invece era proprio sinceramente interessato a capire eventuali interazioni di farmaci che, evidentemente, si auto prescrive. Il culmine l’ha raggiunto in questa chat, dopo il quale ovviamente non l’ho più sentito.”

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