“Con Giulio siamo amici da sempre, anche se più volte ci siamo allontanati e poi riappacificati, soprattutto per colpa sua. Ci conosciamo così bene che potrei scrivere un libro sulle sue mille trovate geniali, metà delle quali si sono trasformate in disastri colossali. Lui è il tipo che ti trascina in un’avventura assurda e poi, quando le cose vanno storte, ti lascia con la palla in mano dicendo: “Tranquillo, risolviamo tutto!”. E io, stupido, ci casco ogni volta. C’è da dire che Giulio ha un’energia contagiosa. È uno di quelli che, quando entra in una stanza, riesce a farti credere che qualsiasi follia sia una grande idea. Ma dietro quell’entusiasmo, c’è sempre un lato oscuro: non si ferma mai a pensare alle conseguenze. Mai. Prendete la nostra ultima “impresa”. Non voglio entrare nei dettagli, ma vi basti sapere che è riuscito a mettermi in mezzo a una storia talmente assurda che sembrava uscita da un film comico. E, ovviamente, l’ha fatto senza chiedermelo. Questa volta, però, ho deciso di non stare al suo gioco. Arriva un momento in cui ti rendi conto che, anche nelle amicizie più solide, bisogna mettere dei limiti. “
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