“Ciao a tutti, mi chiamo Adriano e qualche settimana fa mi sono ritrovato davanti a un grosso dubbio esistenziale: andare a convivere con Silvia, la mia ragazza da anni, oppure restare a casa di mia madre e lasciarla. Voi direte, è facile, dovevo andare a convivere…ma c’era qualcosa tra me e Silvia che non andava. Il nostro rapporto era a senso unico, io davo, davo, davo e lei chiedeva ancora di più. Non le bastava mai. E soprattutto era molto critica su qualsiasi cosa facessi, e su tutto quello che mi riguardava. Secondo me, infondo, Silvia non mi sopportava. Io, che ho sempre avuto difficoltà a dire di no agli altri, mi sono sentito che però questo “no” dovevo dirlo. Era il momento di mettere un punto alla relazione, prima di andare a vivere insieme e di iniziare a costruire qualcosa sulla base del nulla. Quindi l’ho fatto, l’ho lasciata. E devo dire che mi sono sentito bene, perché ho sentito di aver fatto qualcosa di buono per me. Chi ha sofferto di più di questa situazione non è stata neanche Silvia, che mi ha solo insultato e detto che ne avrebbe trovati altri 100 migliori di me, ma è stata mia madre. Mia madre adorava Silvia, e già mi vedeva fuori casa con lei a farmi una vita. Per lei Silvia era il “buon partito” che tutte le mamme vorrebbero per i figli, ma al cuore non si comanda. Quando mia madre ha saputo che avevo lasciato Silvia è iniziato il mio calvario…”