“Ciao SpunteBlu, mi chiamo Roberto e in estate discuterò la mia tesi di laurea: sono emozionato e felice perché finalmente finirò l’università! Certo non cambierà poi molto dato che io un lavoro ce l’ho già: sono cuoco nel ristorante di famiglia, un ristorante che è gestito ora da mio padre e mia madre e che prima era di mio nonno paterno. Il mio lavoro mi piace: ho sempre amato cucinare, quindi anche se, devo ammetterlo, c’è stata una grande pressione in famiglia perché io continuassi l’attività familiare, alla fine io sono contento. D’altronde non a tutti capita di poter non solo fare il lavoro che si ama ma anche farlo in proprio, in una attività ce è solo tua: certo, il ristorante è della mia famiglia, non solo mio, ma lo sarà in futuro e io così, di fatto, lavoro non per un datore di lavoro ma per me stesso e per il mio futuro. Tutto bene quindi tranne che per un dettaglio: finite le superiori io ho iniziato subito a lavorare come cuoco al ristorante dei miei, prima come “aiutante” e poi via via con responsabilità sempre maggiori.. ma io avrei voluto fare l’università! Studiare e lavorare insieme è difficile ma io lo avrei fatto se non fosse che mio padre si è fermamente opposto: io ero giovane e mi sono rassegnato, anche perché non avevo i soldi per pagare le tasse universitarie.. Ma, dopo alcuni anni di lavoro, a 23 anni, mi sono iscritto all’università e tra poco mi laureo in economia.. ora leggete cosa pensa mio padre della cosa…”

CONTINUA A LEGGERE QUESTA STORIA CLICCANDO QUI SOTTO SU “SUCCESSIVA”