“Stare con Laura è diventato un inferno. All’inizio pensavo fosse solo molto affettuosa, una di quelle persone che vogliono sapere tutto del partner per sentirsi vicine. Ma poi… è come se avesse installato un sistema di sorveglianza nella mia vita. Ogni volta che torno a casa o prendo il telefono, c’è lei con la domanda fatidica: “Dov’eri?”. E non è mai una curiosità innocente. No, lei sa già dove sono stato, con chi ero, perfino cosa ho ordinato al bar. Non so come faccia, e francamente non voglio saperlo. Mi controlla, mi interroga, mi fa sentire come un criminale sotto processo. E oggi ha raggiunto il limite. Dopo il lavoro sono andato a bere qualcosa con i colleghi, niente di che. Eppure, appena apro WhatsApp, trovo i suoi messaggi pieni di accuse, insinuazioni e domande. Mi sento soffocare. Non posso fare nulla senza essere analizzato al microscopio. È come vivere nel Grande Fratello, ma senza il premio finale. Oggi glielo dirò chiaro e tondo: o la smette, o questa storia finisce qui.”




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