“Buongiorno a tutti, sono Alessandra, vi mando questa chat in un momento di rabbia perché mi sento veramente affranta e non so come comportarmi, se effettivamente ho le mani legate e devo sottostare a quello che mi viene imposto oppure posso avere anche io i miei diritti.

 

 

Vi spiego brevemente. Mi sono trasferita anni fa per lavoro in una città diversa dalla mia d’origine e con difficoltà sono riuscita a trovare un appartamento in affitto veramente adatto a me.

 

 

Con la proprietaria ho sempre avuto un comportamento corretto e ho trattato la casa come una reggia, tenendola sempre in ordine e senza aver mai fatto danni. Purtroppo qualche mese fa la proprietaria mi ha avvisato che aveva intenzione di vendere la casa e non ho potuto far altro che accettare la cosa, davvero a malincuore, dandomi comunque il tempo di terminare il contratto e trovare altre soluzioni.

 

 

Il problema è che, però, lei mi ha fatto una richiesta che all’inizio poteva essere ragionevole ma che poi si è rivelata un vero problema e ora mi sento davvero di essere stata maltrattata. Voi cosa ne pensate? È vero che la casa è sua e può farci quello che vuole, ma fino a questo punto? Come combatto questa ingiustizia?”

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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