“Ciao SpunteBlu, mi chiamo Fabio e il 26 novembre scorso ho finalmente coronato il mio sogno: sposare il mio compagno. Mi sembra assurdo persino scriverlo, eppure adesso non ho più paura di mostrare chi sono. E sono orgoglioso di quello che ho costruito.

Purtroppo non è sempre stato così. Quando ero solo un ragazzino sono stato vittima di bullismo, ma un bullismo subdolo, da parte di un gruppo di ragazzi che oggi definirei omofobo.

Pensate che avevano coniato un soprannome per me ‘La Signorina Blu’, non so da dove fosse nato, e avevano fatto dei rudimentali collage incollandoli su tutti i muri della mia cittadina per dichiarare al mondo che fossi gay. Me ne hanno fatte passare di tutti i colori, davvero.

Sono stato picchiato, umiliato, e non sapevo come difendermi. Mi sono iscritto in palestra per ingrossarmi e non permettergli più di avvicinarsi, ma poi ho capito che la cura all’odio non è altro odio. È il suo esatto opposto. Qualche tempo prima di sposarmi però, quel passato che credevo sepolto torna a farmi visita. Uno dei miei persecutori mi scrive su whatsapp dopo aver visto l’annuncio dell’unione civile su instagram…”

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