“Grazie Spunteblu, mi fate contento ad accettare la mia storia perché è stata una delle prime cose che ho pensato. Mi sono proprio detto che quello che mi era successo era perfetto per vederlo sulle vostre pagine perché aveva un che di inusuale e allucinante. Quello che è giusto che sappiate è che il mio nome è Gennaro, ho 29 anni e vivo solo in una casa in affitto in cui sono venuto ad abitare perché lavoro e studio allo stesso tempo. Mi considero una persona tranquilla, molto curata e ci tengo a presentarmi bene, ho dei bei capelli e mi fa piacere che io appaia al meglio delle mie possibilità e, magari ci metto un po’ troppo rispetto agli altri ragazzi come me a sistemarmi, farmi doccia e alla preparazione generale, ma serve sempre per apparire al meglio, io ci tengo. Sembra che non a tutti faccia piacere questo aspetto di me. Ho conosciuto una persona, Marika, con la quale stava andando tutto bene. Ci siamo sentiti per un po’, c’era un bellissimo feeling, un flirt molto acceso, un’intensità carica di tensione e sensualità e dopo un primo incontro andato piuttosto bene ha semplicemente smesso di farsi sentire. Io le scrivevo e non rispondeva, pur leggendo. Mi ha ghostato nel vero senso della parola e sta cosa mi dava davvero fastidio perché se hai il coraggio affronti anche una stroncatura, anche una rottura. E invece ghostare è una roba odiosa. Le ho scritto un po’ di cose che, a una certa, l’hanno fatta innervosire e lì ha svelato l’arcano del perché non voleva più avere a che fare con me.”

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