“Mi chiamo Giuseppe e per anni ho sofferto la solitudine, sono stato solo e vi assicuro che la solitudine ha il suo peso. Si dice che una donna impegnata è più stressata e la vive peggio di un uomo, forse è vero, ma l’uomo da solo è meglio se non ci sta perché sono stato davvero male. In ogni caso non voglio parlarvi di quel capitolo della mia vita, ma di quanto io sia stato felice quando ho conosciuto e mi sono fidanzato con Anna. Io ho 30 anni adesso, fatti più o meno da poco, e lei invece ne ha 35, è un po’ più grande di me. Si potrebbe pensare che io mi sia accontentato, che pur di non restare solo mi sono messo con lei, ma non è così. Ho comunque una dignità e ho fatto la mia scelta consapevolmente e coscienziosamente. Forse sarei dovuto essere più cauto nel mettermi con lei, perché ora soffro e lo faccio per una cosa che è di una cattiveria unica. Lei è sicuramente un tipo superficiale, ma non credevo così tanto. Un giorno, dato che stiamo a distanza, lei doveva venire da me, ma poteva arrivare solo la sera perché prima doveva lavorare. Io, invece, dovevo festeggiare il compleanno del mio capo ed ero in un locale a pranzo, lì parliamo e iniziano i drammi.”

CONTINUA A LEGGERE QUESTA STORIA CLICCANDO QUI SOTTO SU “SUCCESSIVA”