“Ciao Spunte Blu, vorrei condividere con voi questa chat con mia mamma, una conversazione che per me è stata molto toccante e dolorosa, ma anche importante perché ha segnato un po’ un “nuovo inizio”. Scrivo per ricevere un po’ di conforto, ma anche con la speranza che raccontare ciò che sto vivendo possa aiutare chiunque stia affrontando qualcosa di simile. A volte, condividere il dolore è un primo passo per sentirsi meno soli. E in questo mondo ormai così veloce e social dove all’apparenza sembra tutto perfetto, vorrei dirvi che non è così e che ognuno nasconde i propri dolori.
Cinque anni fa, una tragedia ha colpito profondamente la mia famiglia, lasciandoci tutti spezzati. Dopo quell’evento, ho sentito il bisogno di andarmene di casa. Era l’unico modo che avevo per cercare di ricostruirmi, di ritrovare un equilibrio, lontano da tutto ciò che mi legava al passato.
Non è stato facile. E non lo è tuttora. Quando torno dai miei genitori per un pranzo o una visita, le emozioni si mescolano: l’affetto per loro, la nostalgia, ma anche il dolore che inevitabilmente riaffiora. Ogni gesto, ogni parola sembra portare con sé i ricordi di ciò che abbiamo perso e di ciò che non potrà più essere.
Questa conversazione che vi mando è un esempio di quanto sia difficile andare avanti e, allo stesso tempo, di quanto sia importante provare a farlo, per noi stessi e per chi ci sta accanto. Mi auguro che queste parole riescano a trasmettere anche un briciolo di speranza: la speranza che, pur tra mille difficoltà, sia possibile ricostruire qualcosa, nonostante tutto.
Ecco com’è andata l’ultima volta che ho provato a sedermi a tavola con loro…”
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