“Ciao a tutti, sono Giovanna e vi faccio leggere la conversazione con mia sorella Marta. La storia tratta la povera Mia, la cagnolina di mia zia che all’età di 12 anni, purtroppo, è morta. Noi siamo molto legate a nostra zia ed anche a Mia, ma ovviamente mia zia provava proprio dell’amore profondo per Mia, la considerava una figlia vera e propria. La mattina presto, prima della conversazione, mia zia chiama mia madre e la avverte di questa tristissima notizia, io poi mi alzo, mi cambio velocemente e la vado a trovare. Ovviamente lei era a pezzi, diceva cose brutte tipo che ora non ha più senso vivere e altre cose simili e penso sia anche normale per chi subisce una perdita simile. Dopo ripenso a tutto questo e mi viene un’idea, chiamo una mia amica, ovvero Linda, e le chiedo se potesse accompagnarmi al canile per prendere un nuovo cane a mia zia. Mi scrive Marta e glielo dico e lei subito dice che è una pessima idea, ma secondo me non è così perché se si ha la possibilità di poterlo sostituire, anche se non sarà mai la stessa cosa, perché non farlo? Ho pensato che l’avrebbe aiutata a superare più facilmente e velocemente il dolore, ma secondo Marta no. Voi cosa avreste fatto?”

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