“Ciao a tutti, preferisco non dire il mio nome per una questione di privacy e anche per un po’ di timidezza che mi porto dietro. Ho deciso di pubblicare la conversazione che leggerete perché vorrei che I più pessimisti e catastrofici capissero che non tutto è da buttare in questo mondo e che esistono persone profondamente buone e belle, che possono cambiarti la vita in un giorno qualsiasi, o magari addirittura salvartela.
Vorrei che da questa conversazione si intuisse l’importanza di amare la vita e di non sprecare nemmeno un minuto dietro alle cose e alle persone negative. Da un momento all’altro può cambiare tutto e il nostro tempo è limitato.
Io sono stata gravemente malata e ho capito tutto questo mentre ero costretta a chiedermi se sarei sopravvissuta. Ho avuto un linfoma, un tumore del sangue. Avevo 23 anni quando è iniziato tutto e 24 quando è, per fortuna, finito.
La vita mi ha dato l’occasione di guardare tutto con occhi diversi, di apprezzare i gesti degli altri. Federico mi ha scritto in un giorno qualunque. Non sapevo chi fosse e non avevo idea di come sapesse tutto di me. Poi, quando me lo ha detto, sono scoppiata in un pianto fatto di un’emozione che non saprei nemmeno come definire…”


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